La scuola che verrà - 2020

Abstract

Attese, incertezze e sogni all’avvio del nuovo anno scolastico. Un'indagine inedita, in collaborazione con IPSOS, che raccoglie il punto di vista delle famiglie con figli sull'impatto del lockdown e sul prossimo rientro a scuola.

La pandemia Coronavirus-COVID19 e la conseguente crisi economica, la chiusura delle scuole, hanno cambiato la vita dei bambini e delle loro famiglie. Le rilevazioni, ancora molto limitate, effettuate durante i mesi di lockdown, indicano un progressivo aumento dell’incidenza della povertà materiale e del learning loss cognitivo, socio-emozionale e fisico, provocato dal lungo confinamento e dalla mancanza di infrastrutture e competenze digitali adeguate a scuola e a casa.

La perdita educativa rischia di colpire in particolare i minori che già si trovavano in condizioni di svantaggio educativo e ad essa si aggiunge ora il rischio, per altri bambini ed adolescenti, di scivolare nella povertà, materiale ed educativa, soprattutto se la scuola non saprà rispondere adeguatamente ai loro bisogni educativi.

È per questo motivo che abbiamo deciso di condurre un’indagine campionaria, in collaborazione con la società di ricerca IPSOS, al fine di raccogliere il punto di vista e l’esperienza delle famiglie con bambini e adolescenti su temi quali la perdita di opportunità educative e l’impatto sulla motivazione allo studio a seguito del confinamento, l’attività educativa offerta durante il periodo estivo, le incertezze, le difficoltà e le aspettative per l’inizio dell’anno scolastico.

L’ascolto della voce delle famiglie in un momento così delicato, assieme a quella delle bambine, dei bambini, dei ragazzi e degli educatori, dovrebbero essere un punto fermo nella costruzione di interventi e politiche pubbliche finalizzate alla ripresa e alla resilienza, per scongiurare il rischio di misure inefficaci dal punto di vista del loro impatto reale sulla popolazione.