Emergenza Abruzzo: tre mesi dopo

Abstract

Alle 3:32 del mattino del 6 aprile 2009 la città de L’Aquila, in Abruzzo, e diversi altri centri della zona, vengono colpiti da una violenta scossa di terremoto della potenza di 5,8 gradi della scala Richter. La scossa costituisce il picco di un lungo sciame sismico in corso nell’area già da alcuni mesi. Il suo impatto è disastroso, provocando oltre 300 vittime, 22 delle quali con meno di 16 anni, 1.600 feriti - di cui circa 200 gravissimi - e costringendo inizialmente circa 65.000 persone a lasciare le proprie abitazioni, distrutte o pericolanti. La città de L’Aquila e altre decine di paesi limitrofi subiscono gravissime perdite umane e notevoli danni materiali. Già dal mattino successivo al terremoto, come previsto dal proprio mandato internazionale, Save the Children si è attivata per garantire assistenza alla popolazione colpita, soprattutto al fine di fornire sostegno psicologico alle migliaia di bambini e adolescenti che durante questa tragedia hanno subìto un forte trauma. Un team specializzato dell’Organizzazione, che da decenni opera nella risposta alle emergenze in tutto il mondo, si è immediatamente recato sul luogo al fine di verificare le necessità della popolazione e definire gli interventi di aiuto ai bambini. Successivamente, Save the Children ha avviato un intervento mirato a soddisfare i bisogni dei minori, cercando di lavorare in modo strutturato e continuativo con i bambini e ragazzi colpiti dal sisma, che si trovano nei campi circostanti l’Aquila o in altre aree dell’Abruzzo.

At 3:32 a.m. on April 6, 2009, the city of L'Aquila, in Abruzzo, and several other towns in the area, were hit by a violent earthquake measuring 5.8 on the Richter scale. The quake is the peak of a long earthquake swarm that has been underway in the area for some month. Its impact was devastating, causing more than 300 victims, 22 of whom were under the age of 16, 1,600 injured - of which about 200 were very serious - and initially forcing about 65,000 people to leave their homes, destroyed or unsafe. The city of L'Aquila and dozens of other neighboring towns suffered serious human losses and considerable material damage. Since the morning after the earthquake, as required by its international mandate, Save the Children has been active in guaranteeing assistance to the affected population, especially in order to provide psychological support to the thousands of children and adolescents who have suffered severe trauma during this tragedy. A specialized team of the Organization, which has been operating in emergency response around the world for decades, immediately went to the site in order to verify the needs of the population and define interventions to help children. Subsequently, Save the Children launched an intervention aimed at meeting the needs of minors, trying to work in a structured and continuous way with the children and young people affected by the earthquake, who are in the fields surrounding L'Aquila or in other areas of Abruzzo.