Diverse lingue, stessi diritti

Abstract

La pubblicazione “Diverse lingue, stessi diritti" nasce dall’esigenza di sensibilizzare grandi e piccoli sui Diritti, dal piacere di valorizzare il gruppo e accogliere le singole individualità.

Nel 1989 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sancendo per la prima volta la titolarità dei diritti civili, politici, economici, sociali e culturali di tutti i bambini e i ragazzi del mondo. Nello stesso anno, in Italia viene elaborata la prima circolare sull’inserimento degli alunni di origine straniera, con l’obiettivo di disciplinare l’accesso al diritto allo studio, l’apprendimento dell’italiano e la valorizzazione della lingua e cultura d’origine.

Da allora, il diritto all’istruzione per tutti è stato promosso attraverso decreti legislativi, piani nazionali e sperimentazioni sul campo, che hanno con forza sottolineato l’imprescindibilità dell’educazione interculturale, che coinvolge tutti gli studenti e tutte le discipline. Nonostante gli importanti passi in avanti, ancora oggi tanti bambini e ragazzi rischiano l’insuccesso formativo a causa della scarsa conoscenza della lingua italiana e della mancata inclusione nel contesto scolastico. Impegnarsi per il benessere e il contrasto alla dispersione scolastica vuol dire quindi anche occuparsi di inclusione, nella sua accezione più ampia, ponendo al centro i minori e le loro famiglie.

Dal lavoro quotidiano insieme alle scuole, nasce quindi la necessità di rafforzare il programma Fuoriclasse - l’intervento Save the Children di contrasto alla dispersione scolastica - con percorsi di inclusione: corsi base di lingua per studenti neo-arrivati, interventi di potenziamento della lingua per minori italiani e di origine straniera, laboratori interculturali. Insieme all’Associazione EaSlab, studenti, insegnanti e genitori si sono messi in gioco per comprendere i diritti, viverli e farli rispettare.

I percorsi svolti nelle scuole di Bari, Milano, Napoli, Scalea e Torino trovano un punto di sintesi in questa pubblicazione, con l’obiettivo di condividere alcune delle buone pratiche sperimentate sul campo e offrire sostegni didattici in lingua per proseguire, con sempre più convinzione, nell’inclusione di tutti i minori che abitano le scuole italiane.