S.C.A.T.T.I.
Un nuovo modello contro la povertà educativa, che rafforzi e metta in rete tutti gli attori della comunità educante, con al centro la scuola e il protagonismo giovanile e che promuova l’uso positivo delle tecnologie digitali.
È S.C.AT.T.I., Scuola, Comunità, Attivazione, Territori, Innovazione, il progetto nazionale finanziato dall’Impresa Sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che coinvolge 27 partner tra enti locali, scuole e organizzazioni di terzo settore con ente capofila la Cooperativa Sociale E.D.I. - Educazione ai Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Il progetto opera a livello locale in 4 aree: Giambellino a Milano, Ponte di Nona a Roma, Scalea e Praia a Mare in provincia di Cosenza e Zen a Palermo.
Il progetto si basa, in tutte le aree in cui è attivo, su quattro macro azioni:
- Reti scuola-territorio e reti tra scuole per la pianificazione congiunta.
- Attività educative e il rafforzamento delle competenze degli alunni, su proposta e con il coinvolgimento degli stessi, delle loro famiglie e della comunità educante.
- Laboratori permanenti per l’uso consapevole, positivo e integrato delle tecnologie digitali a scuola e fuori scuola.
- Attività di comunicazione e advocacy partecipata.
Obiettivo centrale è la promozione del protagonismo giovanile attraverso attività mirate che offrano ai più piccoli l’opportunità di avanzare proposte concrete per un reale cambiamento dei territori in cui vivono nonché l’apporto di tutti gli attori della comunità nel sostenere, attraverso una progettazione partecipata, le scuole nel loro ruolo educativo.
Tanta l’attenzione al digitale. Insegnanti ed educatori seguono specifiche attività di formazione per un uso consapevole e positivo delle nuove tecnologie, così come anche i genitori e gli operatori locali. I laboratori scolastici permanenti hanno un focus sui rischi online, attività supportata anche da un sito web per lo scambio di informazioni ed esperienze.
Tra le attività vi sono quelle extrascolastiche, didattiche, educative e culturali, anche nei periodi di chiusura degli istituti scolastici. Particolare attenzione è, infine, dedicata gli alunni con bisogni educativi speciali, che seguono percorsi specifici di inclusione e presa in carico integrata.