Segni indelebili - I bambini siriani disegnano la loro fuga
Nel 2014 la Siria è stato il principale paese di provenienza dei migranti giunti via mare in Italia: sono 42.323 i siriani giunti sulle coste italiane e, tra di loro, sono 10.965 i minori, in gran parte accompagnati dai genitori (10.020) e molti dei quali piccolissimi.
Si tratta di bambini in fuga da un conflitto di cui ricorre tristemente il quarto anniversario.
Bambini che oltre ad aver subito l’atrocità della guerra, hanno affrontato un viaggio estenuante subendo spesso ulteriore violenza. Bambini che hanno vissuto il terrore di perdere la propria vita o quella dei propri cari molteplici volte, nel loro paese d’origine, nei paesi di transito, come la Libia, o in mezzo al Mediterraneo. Bambini spesso vittime di naufragi che hanno visto i loro cari risucchiati dal mare.
Sono loro che hanno fatto emergere questa esperienza in molti disegni, raccolti dagli operatori di Save the Children a Milano, presso la Stazione Centrale, punto di transito di migliaia di siriani in viaggio verso la loro meta finale, il Nord Europa.
Questi disegni sono stati analizzati da Vittoria Ardino - presidente SISST (Società Italiana per lo Studio dello Stress Traumatico), e Editor della Rivista International Journal of Multidisciplinary Trauma Studies -, non con l’obiettivo di fornire un quadro sistematico dei sintomi post-traumatici, ma piuttosto con l’obiettivo di restituire spunti di riflessione sull’esperienza di questi bambini.
Sono molti i disegni raccolti che raccontano quanto i bambini hanno vissuto, le loro fatiche emotive, ma anche uno sguardo indietro alla loro terra d’origine, non sempre tracciata come luogo di crudeltà, ma come spazio di verde, acqua e serenità, come se fossero rimasti appesi al ‘prima’, nella speranza di ritornare come nulla avesse perturbato quell’armonia.
I bambini hanno così comunicato le loro idee, ma anche i valori culturali della Siria in un percorso in cui i ricordi pre-conflitto, le scene dell’atrocità, e le speranze di pace e di sicurezza per il futuro si intersecano.
Attraverso questa raccolta di disegni Save the Children vuole dare voce ai bambini siriani per diffondere e difendere le loro speranze di un futuro migliore, ricordando che i bambini più in pericolo sono quelli che rimangono in Siria e che rischiano ogni giorno la loro vita o di subire violenza, abusi e di essere sfruttati.
Sono 5.600.000 i bambini che hanno subito le conseguenze del conflitto e più di 12 milioni e 200 mila le persone che necessitano ancora di assistenza umanitaria all’interno del paese